Skip to main content

Autore: Hiram

Il talento vince le partite, ma il lavoro di squadra e l’intelligenza vincono i campionati

“Il talento vince le partite, ma il lavoro di squadra e l’intelligenza vincono i campionati”. – cit. Michael Jordan.

Una nostra ferma convinzione che traspare anche nel recente convivio tenutosi presso il ristorante Il Cavaliere a Paderno Dugnano del Gruppo Mythos Hotels .

Uno spirito che ci guida anche con i tanti clienti, Persone con cui instauriamo rapporti umani e di amicizia, ancora prima che professionali.

E’ stato un anno ricco di soddisfazioni. Il focus sulla qualità della relazione ci ha portati a consolidare ancor di più i rapporti in corso da tempo, instaurarne di nuovi ed allargare le opportunità di interconnessione e networking a beneficio dei nostri assistiti.

A loro e a tutti voi vanno i nostri ringraziamenti e l’augurio di serene festività da tutti i professionisti dello studio.

Paolo Sciumé Nicola Nunziata Antonino Brambilla, Valerio Petrosino, Giulia Gallusi, Cristiano Lingeri, Giada Taccia, Paolo Angelillis, Ciro Argentieri, Natalia Bencivenni, Francesco Biasi, Andrea Bruschi, Tommaso Catacchio, Simona Cavagna, Sara Crepaldi, Giorgia De Pau, Stefania Folcia, Fiorentina Gentile, Maria Carla Girola, Nicoletta I., Elena Morandi, Luigi Panfili, Roberto Pisciotta, Stefano Proietti, Rebecca Roda, Alessandro Sganzerla, Andrea Sganzerla.

Trusters, la controllata di CrowdFundMe rimborsa ai suoi investitori oltre 20 milioni di euro in 4 anni al 10,3%

Rimborsare, in tempi rapidi e a tassi decisamente interessanti, capitali investiti in progetti di riqualificazione urbanistica e territoriale, nell’attuale contesto macroeconomico, arduo e di alta inflazione, non è per nulla scontato. Orgogliosi, afferma l’Avv. Valerio Petrosino, di essere al fianco di realtà come Trusters.it, prima piattaforma di crowdfunding immobiliare 100% madeinitaly.

Tassazione ai fini IMU

La Corte di Giustizia tributaria di primo grado di #Milano, in una controversia a nostro patrocinio, accoglie, con #sentenza n. 3149 depositata lo scorso 16 novembre, il #ricorso avanzato e fornisce interessati chiarimenti: – il vincolo di #inedificabilità assoluta non consente di ritenere edificabile (con conseguente tassazione ai fini IMU) un #terreno, anche se inserito in un programma attributivo di un diritto edificatorio compensativo – la tesi del Comune (sostenuta da diverse amministrazioni nei giudizi tributari) che imputa al ricorrente di non aver presentato la #dichiarazione IMU di non edificabilità del terreno/area è rigettata, poiché trattasi di dati notori di cui il Comune può e, anzi, deve essere a conoscenza, anche alla luce del principio di vicinanza alla prova.

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?

Reload Reload document
| Open Open in new tab

Download [1.00 B]

 

L’abilità di collegare i molteplici punti di connessione tra persone e tematiche…

“L’abilità di collegare i molteplici punti di connessione tra persone e tematiche, derivante da competenza ed esperienza professionale di lunga data, il coraggio, rarità nel mondo dell’avvocatura, e la capacità di volare alto, sono caratteristiche proprie dell’Avv. Paolo Sciumé, che permeano l’approccio dello studio @sciumé legal & tax”.

E’ la video testimonianza del lungo sodalizio di successo con Fabrizio Candoni, Ceo di Wegreenit SpA, intervistato dall’Avv. Nicola Nunziata, Managing Partner dello studio, durante il recente evento organizzato a Forte di Bard e Hotel ad gallias.

Si ringraziano anche Vincenzo Cremonini di Cremonini Group, Mythos Hotels, Ioana Fumagalli Head of high value donors di SOS Villaggi dei Bambini – Italia, nonché i professionisti dello studio: Antonino Brambilla, Valerio Petrosino, Giulia Gallusi, Cristiano Lingeri, Giada Taccia, Paolo Angelillis, Ciro Argentieri, Natalia Bencivenni, Francesco Biasi, Andrea Bruschi, Tommaso Catacchio, Simona Cavagna, Sara Crepaldi, Giorgia De Pau, Stefania Folcia, Fiorentina Gentile, Maria Carla Girola, Nicoletta, Elena Morandi, Luigi Panfili, Roberto Pisciotta, Stefano Proietti, Rebecca Roda, Alessandro Sganzerla, Andrea Sganzerla.

Peculiarità dello studio sciumé legal & tax è essere artefice di interconnessioni, umane, ancor prima che professionali.

Peculiarità dello studio sciumé legal & tax è essere artefice di interconnessioni, umane, ancor prima che professionali.

Al centro della vision vi è la Persona, con le sue origini, collocazione territoriale, esigenze e peculiarità.

Il summit di tre giorni organizzato dallo studio con collaboratori, fornitori e clienti, nella splendida cornice del Forte di Bard e @hotel ad gallias, e’ una chiara dimostrazione.

“Tutto e’ nato dal viaggiare per caso insieme sul treno, afferma l’Avv. Paolo Sciumé, Founder di sciumé legal & tax, riferendosi al Dott. Fabrizio Candoni, CEO di Wegreenit SpA. “Da quella interessante conversazione e’ scaturito un rapporto di amicizia in primis e di collaborazione che prosegue da molto tempo” .

Sciumé legal & tax e studio legale Sganzerla, al via la collaborazione

Con decorrenza da oggi, 15 marzo 2022, l’Avv. prof. Andrea Sganzerla con i professionisti che  con lui collaborano ed, in particolare, l’Avv. Roberto Pisciotta, inizia la sua collaborazione con  lo studio Sciumé.

Con tale collaborazione che comporta anche il trasferimento presso la sede di Sciumé legal &  tax di via Corridoni 11 dello studio Sganzerla, Sciumé, con la guida dell’Avv. prof. Sganzerla,  aprirà la practice di diritto commerciale internazionale.

L’Avv. prof. Andrea Sganzerla tra i vari incarichi ricoperti conta diverse docenze in master  dell’Università Luiss Guido Carli e della 24ORE Business School, oltre ad essere membro del  Comitato Direttivo italiano dell’International Chamber of Commerce e of counsel dello studio  SDAC Law con sede a Dubai.

L’Avv. Roberto Pisciotta è anch’egli docente alla 24ORE Business School e collaborerà con i  team di Sciumé nei settori banking&finance e restructuring.

L’Avv. Francesca Papitto si occupa di diritto industriale e della proprietà intellettuale con focus  sul commercio internazionale.

Catania-Comiso, effetto fusione. Una sola società gestirà gli scali

Lo studio si sta occupando della vicenda relativa alla fusione tra 𝗦𝗔𝗖 𝗦.𝗽.𝗔. (aeroporto di Catania) e 𝗦𝗼.𝗔.𝗖𝗼. 𝗦.𝗽.𝗔. (aeroporto di Comiso).
Su 𝐋𝐚 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚 un articolo, in merito all’accordo siglato tra le due società, in cui a margine sono riportate alcune considerazioni dell’Avv. Paolo Sciumé.

Sciumé legal & tax e studio legale Sganzerla, al via la collaborazione

Con decorrenza da oggi, 15 marzo 2022, l’Avv. prof. Andrea Sganzerla con i professionisti che  con lui collaborano ed, in particolare, l’Avv. Roberto Pisciotta, inizia la sua collaborazione con  lo studio Sciumé.

Con tale collaborazione che comporta anche il trasferimento presso la sede di Sciumé legal &  tax di via Corridoni 11 dello studio Sganzerla, Sciumé, con la guida dell’Avv. prof. Sganzerla,  aprirà la practice di diritto commerciale internazionale.

L’Avv. prof. Andrea Sganzerla tra i vari incarichi ricoperti conta diverse docenze in master  dell’Università Luiss Guido Carli e della 24ORE Business School, oltre ad essere membro del  Comitato Direttivo italiano dell’International Chamber of Commerce e of counsel dello studio  SDAC Law con sede a Dubai.

L’Avv. Roberto Pisciotta è anch’egli docente alla 24ORE Business School e collaborerà con i  team di Sciumé nei settori banking&finance e restructuring.

L’Avv. Francesca Papitto si occupa di diritto industriale e della proprietà intellettuale con focus  sul commercio internazionale.

Adempimento collaborativo con soglie ridotte

L’istituto della Cooperative compliance è stato introdotto dall’articolo 3 del d.lgs n. 128/2015 ed è finalizzato a instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione finanziaria ed i contribuenti

  • Il d.m 31 gennaio 2022, in Gazzetta Ufficiale dell’8 febbraio 2022, ha ridotto da cinque a un miliardo il giro d’affari richiesto ai contribuenti di grandi dimensioni per l’accesso al regime di Cooperative Compliance
  • Il successivo provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 74913 del 09 marzo 2022 ha stabilito le competenze per l’esercizio dei poteri istruttori, lo svolgimento delle attività connesse al regime, nonché delineato le regole operative

L’istituto della Cooperative compliance (o adempimento collaborativo) è stato introdotto dall’articolo 3 del d.lgs n. 128/2015 ed è finalizzato a instaurare un rapporto di fiducia tra amministrazione finanziaria e (grandi) contribuenti che miri ad un aumento del livello di certezza sulle questioni fiscali di maggiore rilevanza. Tale obiettivo – finalizzato alla creazione di una sempre maggior certezza dei rapporti col fisco – si traduce nell’interlocuzione e nella cooperazione costante e preventiva con il contribuente su elementi di fatto, al fine di addivenire ad una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare potenziali rischi fiscali.

Il contribuente che intenda aderire deve necessariamente essere dotato di un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inserito nel contesto del sistema di governo aziendale e di controllo interno (tax control framework), in grado di assicurare un presidio costante sui rischi fiscali che inter alia garantisca:

a) una chiara attribuzione di ruoli e responsabilità ai diversi settori dell’organizzazione in relazione ai rischi fiscali;
b) efficaci procedure di rilevazione, misurazione, gestione e controllo dei rischi fiscali il cui rispetto sia garantito a tutti i livelli aziendali;
c) efficaci procedure per rimediare ad eventuali carenze riscontrate nel suo funzionamento e attivare le necessarie azioni correttive.

I vantaggi a favore del contribuente che aderisca alla Cooperative compliance si sostanziano in un trittico di agevolazioni particolarmente interessanti. Ai sensi dell’art. 6, d.lgs. n. 128/2015, infatti in primo luogo viene disposta l’applicazione di sanzioni ridotte alla metà, e comunque in misura non superiore al minimo edittale, con sospensione della riscossione fino alla definitività dell’accertamento, per i rischi comunicati in modo tempestivo ed esauriente, laddove l’Agenzia delle entrate non condivida la posizione dell’impresa.

In secondo luogo il contribuente sarà esonerato dall’obbligo di presentare garanzie per i rimborsi delle imposte dirette ed indirette per tutto il periodo di permanenza nel regime.
Ma tra le agevolazioni sicuramente più “interessanti” si annovera poi quella relativa alla riduzione dei tempi di lavorazione delle istanze di interpello di cui all’art. 11, l. 212/2000.

Come noto infatti, questi ultimi vengono elaborati (salva la formazione del silenzio assenso) in 90 giorni per quanto riguarda l’interpello ordinario e in 120 giorni con riferimento alle altre tre tipologie (probatorio, antiabuso e disapplicativo). Ebbene, in caso di adesione al regime, i suddetti termini vengono ridotti a 45 giorni, dunque con un sostanziale risparmio di tempo.
Così delineato brevemente il contenuto della Cooperative compliance, si rappresenta come inizialmente, il d.lgs. n. 128/2015, prevedeva dei requisiti oggettivi in capo alle società beneficiaria particolarmente stringenti, richiedendo un giro d’affari minimo di cinque miliardi di Euro.

Ora, il predetto d.m. 31 gennaio 2022, in Gazzetta Ufficiale dell’8 febbraio 2022, ha ridotto, per gli anni 2022, 2023 e 2024 a un miliardo di Euro il giro d’affari richiesto ai contribuenti di grandi dimensioni per l’accesso al regime prevedendo, di fatto, un importante ampliamento della platea dei soggetti potenzialmente interessati.

Successivamente è intervenuto il provvedimento direttoriale del 9 marzo 2022, prot. n. 74913/2022, recante: «Disposizioni per l’attuazione del regime di adempimento collaborativo disciplinato dagli articoli 3 e seguenti del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128», mediante il quale l’Agenzia delle entrate ha aggiornato le previsioni in materia di competenza e modalità di applicazione del regime già introdotte, con riferimento alla fase di prima applicazione, dal provvedimento direttoriale del 26 maggio 2017.

Col nuovo documento, in buona sostanza, viene dato nuovo impulso al ruolo di ascolto ed interlocuzione attiva degli uffici grandi contribuenti delle Direzioni regionali (aventi competenza su contribuenti di rilevanti dimensioni presenti nelle Direzioni Regionali di Lombardia, Lazio, Campania, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto) che divengono partecipi del processo di risk- analysis dei contribuenti nonché di controllo sulle relative dichiarazioni presentate, supportando l’azione dell’ufficio Adempimento collaborativo della Direzione Centrale Grandi contribuenti e internazionale.

L’assegnazione di tali nuove attribuzioni mira a potenziare le attività di gestione dell’istituto in un’ottica proattiva, ponendo le basi, infatti, anche per la gestione di evoluzioni normative che prevedano una progressiva estensione del regime: aspetto, quest’ultimo, da più parti auspicato al fine di rendere sempre più certi i rapporti tra Fisco e contribuente.

Sciumé nella composizione di una crisi da sovraindebitamento

Sciumé legal & tax ha assistito un imprenditore, il cui gruppo di società era stato travolto dalla crisi del 2010/11, nella procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, dovuta principalmente all’esposizione personale quale fideiussore delle linee di credito tramite cui operavano le società allo stesso riconducibili.

L’accordo raggiunto con i creditori ha permesso l’esdebitazione del ricorrente dall’iniziale monte debiti di oltre un milione di euro, con una falcidia di oltre il 90% dei debiti liquidi tramite finanza esterna.

La procedura è stata seguita dall’associate Angelo Giulio Iemmolo, del dipartimento societario, supervisionato dal managing partner Nicola Nunziata. Il dipartimento tax ha seguito i rilievi tributari, in particolare il coordinamento del piano con la procedura di definizione agevolata (c.d. “Rottamazione-ter”), e gli aspetti finanziari relativi all’attualizzazione dei valori finanziari dei debiti.

In data 2 aprile 2021, il Tribunale ha omologato l’accordo accogliendo l’orientamento sostenuto dall’advisor in merito alla possibilità di escludere dal piano il bene immobile gravato da garanzia ipotecaria, ritenendo ammissibile la proposta e consentendo il rimborso del relativo mutuo fondiario secondo le originali scadenze previste dal piano di rientro.

Nuova partnership tra sciumé legal & tax e studio legale Sganzerla

Al via la collaborazione tra sciumé legal & tax e studio legale Sganzerla. Nel dettaglio, l’avvocato Andrea Sganzerla (nella foto), con i professionisti che collaborano con lui e in particolare l’avvocato Roberto Pisciotta, inizierà a lavorare insieme allo studio sciumé.

La nuova collaborazione comporterà il trasferimento dello studio Sganzerla nella sede di sciumé legal & tax di via Corridoni 11 e sciumé, con la guida dell’avvocato Sganzerla, aprirà la practice di diritto commerciale internazionale.

I profili

L’avvocato Andrea Sganzerla, tra i vari incarichi ricoperti, conta diverse docenze in master dell’Università Luiss Guido Carli e della 24ore Business school, oltre ad essere membro del Comitato direttivo italiano dell’International chamber of commerce e of counsel dello studio Sdac Law con sede a Dubai.

Roberto Pisciotta, anche lui docente alla 24oreBusiness School, collaborerà con i team di sciumé nei settori banking&finance e restructuring.

L’avvocato Francesca Papitto si occupa di diritto industriale e della proprietà intellettuale con focus sul commercio internazionale.

Oltre 70 aziende al nostro fianco a Natale 2021

Insieme stiamo sostenendo oltre 180 bambini e le loro famiglie accolti nelle case e nei centri diurni dei Villaggi SOS

Grazie di cuore alle aziende, studi professionali e liberi professionisti che per questo Natale hanno scelto di essere al nostro fianco. Insieme stiamo sostenendo oltre 180 bambini e le loro famiglie accolti nelle case e nei centri diurni dei Villaggi SOS. Con un lavoro costante, attento e personalizzato, stiamo sostenendo i nuclei familiari più vulnerabili con un supporto costruito sui bisogni specifici di ogni famiglia e, allo stesso tempo, siamo al fianco dei bambiniaiutandoli nello studio e seguendoli quotidianamente affinché sviluppino le loro potenzialità.

Sapere che credete nel nostro lavoro quotidiano ci rende sempre più forti e ci dà maggiore entusiasmo e sicurezza nel nostro impegno al fianco dei bambini e dei ragazzi che accogliamo con amore. Non dobbiamo mai abbassare la guardia e continuare a lavorare senza sosta affinché nessun bambino debba crescere senza l’amore ed il calore di una famiglia.

Insieme stiamo davvero cambiando la vita di tanti bambini che oggi hanno bisogno di aiuto.

Grazie di cuore a tutti!

A.g. Porta s.p.a.
A.T.I. Applicazioni Tecnologie ad Iniezione s.p.a.
AC srl
Ad.res s.r.l.
Aib all insurance broker
Amadental 2 s.r.l.
C.a.b.i. Cattaneo   s.p.a.
Cappeller s.p.a.
Cerealitalia Industrie Dolciarie Societa
Chanel srl
Cu.gi.mi spa
Delphina spa
Domoservice impianti s.r.l.
Drylock technologies srl
Elan consulenze srl
Encore srl
F.i.o.r. – fabbrica italiana oreficeria spa
Fellini Patrizio s.r.l.
First Forward Future lab s.r.l.
Gelit s.r.l.
General Service s.r.l.
Gimatrade s.r.l.
Grafica Antonini  s.r.l.
Gruppo a.l.s. s.r.l.
Herbert Smith Freehills llp italian branch
Horizon security srl
Intergraph (italia) l.l.c
La Nuova Elettrica Oltrepo di Daccò Antonio
La vogherese informatica di Pasotti Claudio
Labiotre srl
Laboratoires Expanscience italia s.r.l
Lectra italia spa
Lidl italia s.r.l.
Limagrain italia s.p.a.
Massafra s.r.l.
Media Support s.r.l.
Mgs srl
Pb Consulting srl semplificata
Perauto informatica s.r.l.
Piccole Canaglie di Calamita Cassandra
Progressio societa’ di gestione del risparmio s.p.a.
Prometeon Tyre Group s.r.l
Ravarini Castoldi & c. s.r.l.
Richemont italia holding spa
Rossi Stenio & c. s.n.c.
Sas Institute srl
Sciume’ legal & tax societa’ tra avvocati
Snop automotive italy srl
Space Holding srl
Studio dentistico Faganello
Studio Toschi di Toschi Fabrizio & c. sas
Sulle nuvole snc
Synlab Italia s.r.l.
Techin srl
Tre ci srl
Trentingrana
Un-Guru srl
Valore casa immobiliare di Casarini Nicola e Cencetti Marco s.n.
Value for Talent
Vinicola vicentina s.n.c. di Spadarotto Antonio e c.
Vir valvoindustria ing. Rizzio s.p.a.
Wavemaker italia srl
Wel.tra.co s.r.l.
White Service s.r.l.
Zambon spa

Sciumè: scelto per quel che so fare

Avvocato Paolo Sciumè, d’ un tratto è diventato un personaggio. «Ah sì? E perché?». Perché fa parte del consiglio di amministrazione di Parmalat finanziaria e perché ha avuto molte consulenze al Comune di Bologna. «In Parmalat ero, e sono, parte lesa». Si costituirà parte civile? «Ma no. Però, sono stato ingannato da questi signori». Da chi è stato truffato? «Da chi ha fatto quello che tutti i giorni è sui giornali». Lei è indagato nell’ inchiesta? «Perché?». E’ probabile che tutti i consiglieri vengano ascoltati, soprattutto chi, come lei fa parte anche di un gruppo bancario (Bnl -ndr). «Non lo so, ma si chiarirà tutto e si capirà chi ha organizzato e chi, come me, era nel punto terminale di una catena dove veniva rappresentata solo una parte della verità».

E’ la seconda volta a Bologna che si parla di lei. Due anni fa l’ attuale vicepresidente della Regione Flavio Delbono chiese spiegazioni sullo strano caso di un avvocato (lei -ndr) che da consigliere di Seabo era diventato “consulente da 690 milioni di lire” e dal Comune ne prendeva 140. «Già». Poi aggiunse che considerava disdicevole che il sindaco le desse un incarico sempre per Seabo. «é stato anche detto che fine hanno fatto quelle consulenze? Abbiamo realizzato Hera, con l’ avvocato Gianluigi Serafini, abbiamo costruito una società indicata come un modello. E tutto in sette mesi». Operazione significativa, senza dubbio. Lei però dal Comune ha avuto altri incarichi.

Si è occupato anche di Atc, Fiera, Caab, Bilancio, Cineteca, Arena del Sole~ risultati? «Non sono a conoscenza di tutto. Gli incarichi erano al mio studio, non a me. E qui siamo in tanti». Quanti? «Una ventina tra Milano, Roma e Bologna. Perché le interessa tanto?». Perché lei è importante, ma poco conosciuto. Sta in Mediolanum con Marina Berlusconi, nel consiglio della Scala di Milano con Tronchetti Provera, presiede l’ istituto Sacro Cuore e da quattro anni lavora tanto con il Comune di Bologna. Perché? C’ entra la sua appartenenza a Comunione e Liberazione? «Questo, se permette, non c’ entra nulla. E’ un fatto personale». Nessuno mette in discussione le sue capacità, avvocato~ «~appunto, sono un tecnico, vorrei essere valutato per quello che faccio. E a Bologna lavoravo anche prima». Da quando? «Dal ’93, scelsi Bologna perché c’ era un giovane commercialista con il quale mi associai». Posso chiederle chi era? «No». Comprometterebbe il suo nome? «Non lo dico e basta».

Perché non vuole parlare di Cl? Lei è una colonna del movimento di don Giussani. «Chi lo dice?». Internet. Basta leggere l’ intervista che le hanno fatto per i 20 anni del riconoscimento papale del Movimento. C’ è anche scritto che lei ha 60 anni, è nato a Carpi, ha tre figli (Pietro, Giorgio e Camilla) e due nipoti. «Se è per questo, stanno diventando tre anche i nipoti. Quanto a monsignor Giussani, era il mio professore di religione». E lei era nel movimento fin dalla nascita? «Era il mio prof. di religione, punto. Ma questo non c’ entra niente con il mio lavoro». Pensa che con un’ amministrazione di diverso colore avrebbe avuto tanti incarichi? «Non lo so, è una domanda astratta, magari avrei lavorato anche di più. Se mi scelgono penso che sia per ragioni di fiducia, anche personali».

Parla del sindaco Giorgio Guazzaloca? Quando lo ha conosciuto? Quando era presidente della Camera di Commercio? «Prima ancora, credo che la stima fosse precedente. Ma perché mi chiede tutte queste cose?». Lei è un personaggio, gliel’ ho detto, Parmalat, Cremonini, Bnl, fa tante cose, è ascoltato in Comune e ogni tanto la tirano in ballo. «Non sono abituato a parlare con i giornalisti». C’ è anche questo sul Web: conferenze tante, interviste poche. A proposito, posso chiamare il fotografo per avere una sua immagine? «Questo no. E le assicuro che la mia immagine su Internet non la troverà». Paura dei riflettori? «Le pare che abbia paura? Se avessi qualcosa da nascondere le avrei risposto? Io però faccio il consulente, scrivo contratti, è giusto che chi fa il mio mestiere lavori, ma senza comparire. Io almeno la penso così».

Molti vedono in lei l’ avvocato milanese, modello Formigoni, che colonizza Bologna. Ci si ritrova? «Per niente, la politica non c’ entra. Sono un legale e un tecnico che lavora qui come a Modena, Imola e Roma e vorrebbe essere valutato per quello che fa».

Paolo Sciumé

1969-1972 Ho svolto funzioni amministrative in qualità di lavoratore dipendente presso un’azienda per un training nel settore gestionale e tributario delle imprese.
1972 Ho iniziato direttamente l’attività professionale presso lo studio commercialista sciumé di origine paterna.
Dapprima Associato Fondatore, in seguito Socio Fondatore dello studio sciumé – avvocati e commercialisti (già sciumé & associati, studio legale e tributario) con sedi in Milano, Roma, Bologna, Catania e Padova, la cui attività coinvolge circa 70 professionisti e che opera nel settore societario, commerciale, mercati regolamentati, tributario, amministrativo e non profit. Ho sviluppato negli anni l’attività di consulenza e quella dello studio con riferimento alle problematiche societarie, commerciali e relative ai mercati regolamentati (accesso delle imprese ai mercati regolamentati, Antitrust e CONSOB, dinamiche imprenditoriali Pubblico/Privato), nonché presso enti locali quali Comune di Milano, Bologna, Catania, Bergamo e Comiso e numerose Camere di Commercio.
Sin dal 1980, nell’ambito dell’attività professionale, ho intensificato l’attività di consulenza a imprese pubbliche e private assumendo numerosi incarichi in Consigli di Amministrazione e in Collegi Sindacali di società ed enti.
Dal 1985 Collaboratore de “Il Sole 24 Ore” , quale esperto con particolare riferimento all’area non profit e tributaria, e collaboratore della rivista quindicinale “Bologna Economica”.
Dal 1994 Fondatore e Direttore Responsabile della rivista “Non Profit, Diritto, Management, Servizi di pubblica utilità”.
Dal 1994 al 2000 – Membro del Collegio dei Garanti del Comune di Milano.
Dal 1992 al 1996 – Presidente di Assifact (Associazione Società̀ Italiane di Factoring). In tale veste ho collaborato con Banca d’Italia per la redazione della Legge 52/91 e per l’istituzione della Centrale dei rischi nel settore della attività di intermediazione finanziaria, comparto crediti e loro cessione. Per questa attività legislativa e bancaria ho ricevuto il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Dal 1996 al 2002 Deputy Chairman (1996) e in seguito Chairman (dal 1997) di International Factors Group, società di factoring internazionale partecipata dalle più importanti banche del mondo.
1996 Membro della prima Commissione istituita dal Ministero del Lavoro per la preparazione di un testo di legge relativo agli enti non commerciali ed alla riforma del loro sistema tributario (Onlus).
Dal 1997 al 1999 – Professore a contratto presso l’Università di Trieste negli A.A. 1997/98 e 1998/1999 di Diritto Pubblico dell’Istruzione.
Dal 2000 Legal advisor del Comune di Milano per progetti di scopo (Fondazione Teatro alla Scala, Recupero Area Garibaldi-Repubblica).
Dal 2003 Componente del Comitato Tecnico Scientifico per la Sanità della Regione Lombardia.
Dal 2005 Coordinatore della Commissione di Studio per la redazione del Primo Libro Bianco sul Terzo Settore dell’Agenzia per le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale.
Anno accademico 2008- 2009 Professore a contratto presso l’Università di Enna, Facoltà di Giurisprudenza, Corsi: Diritto del Terzo Settore e Diritto dei Consumatori
Dal 1982 – ho svolto consulenza per la Città del Vaticano, ricoprendo la carica di consultore di talune Congregazioni e attualmente della Congregazione per il Clero. Per l’attività svolta in Vaticano, con particolare riferimento a quella tipografica ed editoriale, ho ricevuto il titolo di Commendatore dell’ordine di San Gregorio Magno dalle mani di Sua Santità Giovanni Paolo II.

Antonino Brambilla

Avvocato amministrativista, esperto nella legislazione in materia di edilizia e governo del territorio, disciplina dei contratti pubblici e della tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, ordinamento degli Enti pubblici.

Giulia Gallusi

Ho maturato una significativa esperienza, sia in contesti nazionali che internazionali, in relazione a operazioni straordinarie, quali acquisizioni, fusioni, scissioni, jv, patti parasociali, con particolare riferimento alla riorganizzazione aziendale e al passaggio generazionale.
Mi occupo regolarmente di contrattualistica d’impresa e consulenza su questioni di diritto societario e commerciale, assistendo clienti italiani e internazionali nella consulenza day-by-day.

Giada Taccia

Dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza ho maturato una significativa esperienza nel settore penalistico impegnandomi nei procedimenti di competenza dei Tribunali penali collegiali e monocratici e davanti al Giudice civile , aventi per lo più ad oggetto i rapporti tra aziende private e pubbliche amministrazioni e tra coniugi.

Paolo Angelillis

Collaboro dal 2019, dopo una significativa esperienza in diversi studi legali di Milano. Mi occupo prevalentemente di consulenza e pareristica a favore di società, relativamente a questioni di fiscalità internazionale (Cfc, Black List, residenza fiscale) e domestica (patent box; fiscalità di prodotti e servizi finanziari, tax due diligence).

Assisto regolarmente gruppi societari e persone fisiche in merito all’ottimizzazione del carico fiscale, nonché in sede di verifica fiscale e pre-contenziosa e durante il contenzioso tributario, curando altresì i rapporti con l’Amministrazione finanziaria.

Andrea Bruschi

Ho maturato una significativa esperienza all’interno dello studio, affiancando attivamente i professionisti nella gestione degli adempimenti societari ed attività rivolte ad essi.

Simona Cavagna

Ho maturato una significativa esperienza in azienda di medie dimensioni nella gestione amministrativa e contabile. Svolgo in autonomia le attività inerenti alla gestione dei clienti, l’amministrazione e la contabilità di studio, liquidazioni iva e pagamenti F24.

Daniela Di Giovanni

Ho maturato una significativa esperienza nella consulenza e gestione contabile di società, ditte individuali e liberi professionisti, in ambito fiscale, formazione, valutazione e revisione di bilanci di esercizio, analisi economico, finanziarie e contabili, assistenza nell’ambito di operazioni straordinarie, controllo legale e collegi sindacali di imprese di medie dimensioni e Enti Terzo Settore.

Rocco Di Nuzzo

Ho maturato esperienza in ambito stragiudiziale fornendo consulenza a imprese in tema di contrattualistica nazionale e internazionale.

Stefano Proietti

Da 20 anni nel ramo dell’assistenza tecnica ho avuto l’opportunità di crescere e perfezionare le conoscenze con esperienze dirette, in particolare con i professionisti, realizzando anche la passione per la tecnologia.

Registro unico del terzo settore: preclusa l’iscrizione al trust

È inibita ai trust la possibilità di accesso al Registro unico nazione del terzo Settore: ciò in quanto gli stessi, pur avendo soggettività dal punto di vista tributario, mancano tuttavia di soggettività giuridica.

  • Sono queste, in estrema sintesi, le risultanze che si apprendono dalla circolare del ministero del Lavoro n. 9 del 21 aprile 2022, emanata al fine di fornire chiarimenti circa l’iscrizione degli enti del terzo settore al Registro unico
  • Tale disposizione, oltre a limitare la possibilità di utilizzo dei trust per fini sociali o caritatevoli, comporta rilevanti problematiche per gli attuali trust onlus

Al fine di comprendere la portata della citata circolare n. 9/2022, sia concessa una brevissima disamina in merito alla istituzione del Registro unico nazione del terzo Settore (c.d. “runts”).

Il runts – istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e gestito su base territoriale in collaborazione con ciascuna Regione e Provincia autonoma – è uno strumento che permette di perseguire i principi di omogeneità, trasparenza e pubblicità sanciti nella legge delega n. 106 del 2016, di riforma del terzo settore. Si concretizza in un registro attraverso il quale riorganizzare il sistema di registrazione degli enti che, su base volontaria, intendano iscriversi in esso, ottenendo in tal modo di poter fruire di differenti ed importanti agevolazioni, soprattutto di natura fiscale.

Al runts possono iscriversi sia gli enti di nuova costituzione sia quelli già costituiti che intendano qualificarsi quali enti del terzo Settore (cc.dd.“Ets”), scegliendo la sezione che ritengano si adatti meglio al raggiungimento delle proprie finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Il Registro infine è pubblico ed accessibile a tutti gli interessati in modalità telematica online, presso apposita area dedicata del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Ciò posto, si rappresenta come lo scorso 23 novembre 2021 è stato ufficialmente reso operativo il runts, con possibilità degli Enti interessati di procedere all’iscrizione. Per tale ragione, il Ministero del Lavoro ha fornito note esplicative mediante la circolare n. 9/2022 in commento, anche al fine di di “garantire l’uniformità di trattamento sull’intero territorio nazionale, in ossequio al principio costituzionale di eguaglianza della normativa su tutto il territorio nazionale, oltreché di assicurare l’essenziale e irrinunciabile autonomia che deve caratterizzare i soggetti del Terzo settore”, così come affermato dalla consulta, mediante la sentenza n. 185/2018.

Orbene, sullo specifico tema, il Ministero del Lavoro dedica un apposito paragrafo, rubricato “Casi particolari: Il trust e il Terzo settore”. In primo luogo viene specificato come, per effetto della Legge finanziaria per il 2007 (art.1, comma 74, Legge n. 296/2006), fosse stato modificato l’art. 73 del Dpr n. 917/86 (“Tuir”), attribuendo ai trust la soggettività tributaria.

Cionondimeno, i trust da un punto di vista “civilistico” non possono essere considerati come dei soggetti giuridici, risultando infatti un “insieme di beni e rapporti con effetto di segregazione patrimoniale, non rilevando ai fini della conformazione della soggettività giuridica l’attribuzione della soggettività tributaria”. La mancanza di personalità giuridica dunque, impedisce ai trust di essere ricompresi nel novero degli Enti del Terzo Settore, così come individuati dall’articolo 4, comma 1 del d.lgs. n. 117/2017 (“Codice del Terzo settore”), difettando uno degli elementi essenziali richiesti dalla prefata norma: ragion per cui risulta loro preclusa l’iscrizione al Runts.

Ciò posto, la circolare in questione non affronta una questione di particolare rilevanza pratica, ossia quale debba essere il “destino” dei trust già ad oggi dotati della qualifica di onlus. Infatti non potendosi essi iscrivere al runts per i motivi ora illustrati, sarebbe altresì inibita loro la possibilità di applicazione del regime transitorio di cui al comma 101 del Codice del terzo settore. Logica conseguenza sarebbe quella della immediata cessazione dell’attività istituzionale del trust, il quale andrebbe inesorabilmente incontro a:

(i) perdita della qualifica di onlus con contestuale cessazione delle agevolazioni riservate agli enti non profit, nonché

(ii) obbligo di devoluzione del patrimonio accumulato in costanza del regime agevolato.

Si tratta a ben vedere di conseguenze piuttosto deleterie per la sorte dei suddetti trust, ai quali il Ministero competente non sembra aver dato un giusto peso, adottando al contrario una interpretazione quanto mai restrittiva del suddetto art. 4  del Codice del Terzo settore.

Eppure la soluzione all’impasse sarebbe racchiusa proprio nel citato art. 4, con riferimento agli enti religiosi. Anche questi ultimi infatti, sono carenti di soggettività giuridica, purtuttavia il comma 3 dell’art. 4 consente loro di costituire una sezione dedicata all’attività di utilità sociale, mediante adozione di un regolamento (sotto forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata) che recepisca le norme del Codice del Terzo settore e venga depositato nel runts. Per lo svolgimento di tali attività, la norma prevede altresì la costituzione di un patrimonio destinato e la tenuta di apposite scritture contabili.

Ebbene se ciò viene richiesto dalla norma, si denotano i punti di assonanza con la disciplina del trust: anche questo infatti, in buona sostanza consiste in un patrimonio destinato per il perseguimento di specifici fini solidaristici (pur con le diverse peculiarità tipiche dell’istituto di matrice anglo-sassone). Ragion per cui, le disposizioni previste per gli enti religiosi ben sarebbero potute essere estese ai trust onlus.

Alla luce di tale situazione, si auspica dunque che il Ministero o, meglio ancora il legislatore, riescano a “correggere il tiro” rispetto alle disposizioni della circolare in commento, al fine di non penalizzare un istituto – quello del charitable trust – che, fino ad oggi, anche per la sua duttilità e versatilità, ha permesso di perseguire ottimi risultati nell’ambito del no profit.

Sciumé e Sganzerla avviano la collaborazione. Obiettivo integrazione

Dal 15 marzo 2022 inizia la collaborazione tra sciumé legal & tax e lo studio legale Sganzerla. Come spiega la nota stampa diffusa dallo studio, si tratta del preludio a un “percorso di integrazione tra i due studi”.

L’accordo di collaborazione tra i due studi permetterà a Sciumé legal & tax di aprire la practice di diritto commerciale internazionale, con la guida di Andrea Sganzerla (nella foto a sinistra). Assieme a lui, collaboreranno con sciumé gli avvocati Roberto Pisciotta (nella foto a destra) e Francesca Papitto.

Per effetto degli accordi tra i due studi, inoltre, lo studio Sganzerla si trasferirà presso la sede di sciumé legal & tax di via Corridoni 11, a Milano.

I profili

Andrea Sganzerla, tra i vari incarichi ricoperti, conta diverse docenze in master dell’Università Luiss Guido Carli e della 24ORE Business School, oltre ad essere membro del comitato direttivo italiano dell’International Chamber of Commerce e of counsel dello studio SDAC Law con sede a Dubai.

Roberto Pisciotta, anch’egli docente alla 24ORE Business School, collaborerà con i team di sciumé nei settori banking&finance e restructuring.

Francesca Papitto si occupa di diritto industriale e della proprietà intellettuale con focus sul commercio internazionale.

Aumento del costo delle materie prime, rinegoziazione del contratto di durata e clausole di hardship

La modifica dell’assetto giuridico-economico formalizzato negli accordi contrattuali a seguito di sopravvenienza imprevedibile e straordinaria: i rimedi in caso di sopravvenienze sperequative in ambito nazionale e l’applicazione dei Principi UNIDROIT nei Contratti Commerciali Internazionali.

I problemi creati nell’esecuzione dei contratti commerciali dall’evento pandemico – allorchè giunse inaspettato quanto sgradito – sono stati ripetutamente analizzati ed approfonditi in ogni sede, compresa questa testata, ma ora, a distanza di due anni in cui, almeno dal punto di vista commerciale e legale, la situazione può dirsi stabilizzata ecco comparire per effetto uguale, ma in direzione contraria, un problema opposto.

È infatti sotto gli occhi di tutti come il tema dell’aumento dei prezzi delle…